giovedì 19 aprile 2012

Il mercato del lavoro

E’ l'insieme dei meccanismi che regolano l'incontro tra i posti di lavoro vacanti e le persone in cerca di occupazione e che sottostanno alla formazione dei salari pagati dalle imprese ai lavoratori.
Il mercato del lavoro può essere considerato sia da un punto di vista economico che da un punto di vista sociologico. Il primo approccio si basa prevalentemente sull'analisi del meccanismo di mercato di domanda/offerta che regola lo scambio di lavoro in maniera sostanzialmente analogo a qualsiasi altra merce; l'approccio sociologico, invece, si focalizza sui meccanismi istituzionali che regolano lo scambio di lavoro in contesti storico-geografici specifici.


L'offerta viene condizionata da:
  1. Aspirazioni dei lavoratori, dal livello di istruzione e dalla cultura del lavoro.
  2. Capacità dei lavoratori di mobilitare relazioni e risorse sociali.
  3. Ruolo della famiglia; in particolare le differenze di genere nel processo di formazione dell'offerta sono fondamentali.
  4. Vincoli dovuti alle responsabilità extra-lavorative.

La domanda invece può subire condizionamenti da:
  1. Tipo di posizionamento competitivo delle imprese.
  2. Strategie di reclutamento e gestione del personale scelte dalle imprese.
  3. Rappresentazioni condivise in ordine al ruolo di specifiche categorie di lavoratori (per es. la segregazione di genere e la discriminazione razziale).


Per una migliore definizione è utile classificare il mercato del lavoro in:
  1. Mercato esterno: è il vero e proprio mercato del lavoro sul quale si offrono, in concorrenza tra loro, persone non ancora occupate o in cerca di un posto migliore.
  2. Mercato interno: definisce le procedure all'interno di un'organizzazione per spostare gli occupati da un posto a un altro, e per stabilire dei percorsi di carriera.


CONTRATTO LAVORATIVO
Contratto -determinato: cioè dura in un arco di tempo determinato -a breve termine--- mesi-anno
-a lungo termine--- anni
-indeterminato: cioè la data della fine non è stata stabilita dal contratto.




Contratto a tempo determinato
E' un contratto di lavoro a termine: cioè i due soggetti che anno stipulato il contratto hanno concordato un termine.
Ha una forma scritta, nella quale si deve specificare la ragione per cui si assume a tempo determinato.
Contratto a progetto
Il lavoratore ha la possibilità di gestire in autonomia il lavoro, organizzando le modalità, il tempo e il luogo dell'esecuzione; l'attività deve comunque collegarsi all'organizzazione dell'impresa.
Il contratto, così come stabilisce la riforma in vigore, deve essere stipulato per iscritto e deve specificare, oltre al progetto dettagliato, anche la durata, il compenso e i rimborsi spese.



Contratto a tempo indeterminato
Coinvolge due soggetti, un datore di lavoro ed un dipendente; al datore di lavoro spetta la retribuzione mensile, il dipendente invece presta il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione del datore.
Il contratto di lavoro a tempo indeterminato non ha scadenze.
Prevede un periodo iniziale di prova, non superiore ai sei mesi, stipulato con un accordo scritto e firmato dal dipendente e dal datore di lavoro.

Retribuzione: è il prezzo del fattore produttivo ed è determinata dalle variazioni della domanda e dell' offerta.




OCCUPAZIONE = è un indicatore statistico del mercato del lavoro che quantifica l' incidenza della popolazione che ha un occupazione sul totale della popolazione e si calcola come rapporto percentuale tra il numero di persone occupate e la popolazione.
[occupazione = (occupati/popolazione)x 100] 




DISOCCUPAZIONE = è la condizione di mancanza di un lavoro per una persona in età da lavoro(16-97 anni) che lo cerchi attivamente, sia perché ha perso il lavoro che svolgeva, sia perché è in cerca della prima occupazione. E' la condizione opposta all' occupazione.

Il tasso di disoccupazione
Il tasso di disoccupazione varia sensibilmente tra diversi gruppi di popolazione. I lavoratori più giovani hanno un tasso di disoccupazione molto più elevato dei lavoratori più anziani. Si possono individuare due diverse possibili cause di un elevato tasso di disoccupazione: un basso tasso di ottenimento di lavoro e un alto tasso di separazione dal lavoro. I gruppi demografici caratterizzati da un elevato tasso di disoccupazione

Forza-Lavoro

Con questo termine si intende un plusvalore del prodotto, dato dalla lavorazione manuale dell'operaio a cui esso è sottoposto, e dal quale l'industriale trae profitto ingiustamente.
Questa teoria fu criticata dallo scrittore tedesco Eduard Bernstein, che già agli inizi del '900 affermava come il plusvalore di un prodotto non fosse dato né da un valore intrinseco del prodotto stesso né dalla lavorazione a cui esso era sottoposto ma da un criterio soggettivo basato sulla richiesta che il mercato ne faceva in un preciso momento.









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